di Eleonora Castagnedi – Psicologa
“dallo psicologo ci vanno i matti”
“una persona con un disturbo psichiatrico può essere pericolosa”
Questi sono alcuni dei pregiudizi sul tema della Salute Mentale che contribuiscono ancora oggi allo stigma sul benessere mentale. Queste credenze errate radicate nell’immaginario collettivo non fanno altro che ritardare l’accesso ai servizi di prevenzione e cura. Negli ultimi anni si sta lavorando molto ai fini di abbattere questo muro che limita la possibilità di informarsi e saperne di più sul tema.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come
A fronte di questo concetto nel 1992 grazie a Richard Hunter, vice segretario della Federazione mondiale per la salute mentale (WFMH) fu istituita la Giornata mondiale della salute mentale come un momento di incontro e confronto per sensibilizzare sull’importanza della salute mentale, lottare contro lo stigma e coinvolgere le Istituzioni sull’importanza della salute mentale, sulla prevenzione e sull’intervento precoce. Così il 10 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della salute mentale e in ogni edizione si approfondisce un tema specifico.
La Salute Mentale è un tema che ci riguarda tutti, nonostante spesso sia vissuta come distante e vicina solo a chi soffre. Negli ultimi anni è aumentata la sensibilizzazione per la salute mentale, i progetti promossi nelle scuole e nelle aziende stanno contribuendo ad aprire discussioni in merito e più figure pubbliche si stanno esponendo sul tema.
Alla luce di queste premesse penso possa essere utile condividere alcuni accorgimenti per prendersi cura della propria Salute Mentale nel quotidiano per quanto possibile:
- mangia in modo equilibrato, introduci nella tua alimentazione le giuste quantità di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi); quando il nostro corpo funziona correttamente, anche la salute mentale di conseguenza ne trae beneficio
- fai attività fisica, il movimento stimola il rilascio di endorfine e serotonina, responsabili della regolazione dell’umore e della tolleranza allo stress e al dolore
- idratati! Il cervello è composto del 78% di acqua 😉 una corretta idratazione garantisce l’arrivo di sangue ossigenato alle cellule cerebrali e quindi determina:
-migliore concentrazione
-migliore memoria a breve termine
-buona capacità di calcolo - Dormi a sufficienza, il cervello ha bisogno di almeno 6-7 ore di riposo durante il quale si rigenera, favorendo:
-apprendimento
-memoria a lungo termine
-eliminazione di scorie prodotte durante la veglia - esci all’aria aperta e stai a contatto con la natura, l’esposizione alla luce solare, anche per un breve tempo, stimola la produzione di vitamina D che ha un ruolo importante nella regolazione dell’umore e del benessere psicologico
- fai una pausa dalla routine con attività che ti appassionano, in particolare quelle creative permettono di esprimere le tue emozioni senza l’uso della parola; inoltre imparare qualcosa di nuovo come fare un corso o un nuovo sport aumenta il senso di autoefficacia e migliora l’autostima
- coltiva relazioni sane, siamo esseri sociali! abbiamo bisogno anche dell’altro per stare bene (famiglia, partner, amici, colleghi di lavoro). La vicinanza di persone che ci ascoltano, comprendono e condividono momenti di vita assieme a noi, ci permettono di esprimere con trasparenza ciò che siamo, anche con le nostre vulnerabilità.
- se stai attraversando un periodo di disagio psicologico che non riesci a sostenere, rivolgiti ad un professionista della salute mentale.
Quando nel corso della vita si sperimenta un momento di disagio psicologico non è sempre chiaro quale sia il limite da raggiungere prima di chiedere aiuto ad un professionista della salute mentale. Le evidenze scientifiche dimostrano che la PREVENZIONE e un INTERVENTO PRECOCE permettono un più rapido processo di ripresa, la conservazione delle abilità della persona e la riduzione dell’esacerbarsi dei sintomi.
Di seguito alcuni segnali da osservare che possono aiutare nell’individuazione di eventuali vulnerabilità ai problemi di Salute Mentale:
- sensazione di avere troppi pensieri che affollano la mente e incapacità di analizzarne uno alla volta
- cambiamenti nella percezione del sé, degli altri e del mondo
- ritiro sociale, allontanamento da familiari e amici, assenze da scuola o dal lavoro
- sensazione di irrequietezza, irritabilità o esplosioni di rabbia
- sensazione di apatia, perdita di motivazione, debolezza o stanchezza
- comportamenti a rischio o pericolosi
- alterazione del comportamento alimentare
- alterazione del peso corporeo
- alterazione del ritmo sonno-veglia
- sensazione di tensione, paura, sospettosità o preoccupazione eccessiva
I sintomi appena elencati sono da intendersi come insoliti e fuori dall’ordinario e devono rappresentare un cambiamento significativo del funzionamento abituale della persona.
Riconoscere i segnali e chiedere aiuto rappresentano quindi i primi passi per prendersi cura del proprio benessere psicologico. Poter parlare di come ci sentiamo è un momento di condivisione e scambio che può permettere di avvicinarsi all’altro, poiché spesso tendiamo a sentirci diversi e soli quando soffriamo. Chiedere aiuto è un atto di forza non di debolezza, perché può spaventare e quindi, come tutte le cose che ci spaventano, richiede anche il nostro coraggio.