Lettera aperta di Peppe Dell’Acqua, psichiatra, pubblicata su news-forumsalutementale.it
Nel contesto degli innumerevoli dibattiti in corso nei numerosi incontri pubblici, Peppe Dell’Acqua pone l’accento sulle quotidiane sfide affrontate da individui, cittadini e persone comuni nella gestione della propria salute. L’autore in specifico sottolinea la necessità di un approccio rinnovato alla medicina territoriale, evidenziando l’importanza di distretti, medici di famiglia, infermieri di comunità e cure domiciliari. In particolare, critica l’approccio di alcuni amministratori e ne evidenzia la diffusa mancanza di comprensione riguardo alla distinzione tra salute mentale e psichiatria. Dell’Acqua enfatizza che la cura di individui che affrontano disturbi mentali richiede più di una mera predisposizione di letti e sistemi di controllo; durante la sua lunga esperienza ha constatato la riluttanza di molti rappresentanti politici ad affrontare le sfide e comprendere la complessità della salute mentale e l’approccio obsoleto di alcuni amministratori regionali che considerano i centri di salute mentale come meri servizi ambulatoriali specialistici, ignorando l’importanza di spazi che siano “attraversabili”, accoglienti e aperti 24 ore al giorno.
La lettera si conclude con una riflessione sulla condizione degli operatori di salute mentale, evidenziando la necessità di coinvolgerli in una progettazione comune e preservare l’etica nel loro lavoro: avverte sul rischio di perdita di entusiasmo e appartenenza tra gli operatori, esortando a un cambio di rotta nell’attuale clima di indifferenza che permea attualmente il nostro sistema sanitario.