di Camilla Garavello – Educatore Professionale
Sempre più spesso giungono all’attenzione dei servizi di salute mentale soggetti con disturbo di personalità, nello specifico quello borderline. Gli interventi riabilitativi in questo caso devono differenziarsi da quelli classici raccomandati per altri disturbi.
Questo breve articolo vuole offrire uno strumento per i professionisti che intraprendono interventi riabilitativi per il disturbo borderline di personalità: l’intervento psicoeducativo. Uno dei manuali più utilizzati in questo campo è “Diamanti grezzi. Manuale psicoeducativo del trattamento del disturbo di personalità borderline. Vol.1” di Dolores Mosquera.
Nell’impostare il lavoro psicoeducativo per tracciare il percorso è necessario determinare gli obiettivi, primo fra tutti il lavoro sugli aspetti disturbanti e disfunzionali che influenzano la qualità di vita della persona. Per poter vincere queste difficoltà la persona interessata dal disturbo ha bisogno di conoscerne le caratteristiche per poter dare risposta a comportamenti e reazioni che nel quotidiano vive direttamente. Equipaggiare sia il terapeuta che la persona delle risorse necessarie per affrontare i classici comportamenti disadattivi e caratteristici del Disturbo di Personalità Borderline, risulta sostanziale per l’autrice del manuale. Quando si avvia un percorso psicoeducativo è prioritario prendersi il tempo di conoscere la persona che abbiamo di fronte: le sue caratteristiche, il modo in cui ha sviluppato la patologia Borderline, la famiglia d’origine. Informazioni come queste servono per definire nel dettaglio come si svolgerà il lavoro considerando preventivamente quelli che potranno configurarsi come ostacoli. Da qui l’importanza di coinvolgere attivamente e sin dal principio la persona affetta dal Disturbo di Personalità Borderline pensandola non come un protagonista secondario e passivo del percorso ma come protagonista assoluto.
Il manuale di Dolores Mosquera guida il professionista dotandolo dei mezzi per affrontare i comportamenti disadattivi basandosi sulle alternative. Offre un ampio ventaglio di esempi di carattere pratico sui passi da compiere per favorire l’aggancio della persona, che inizialmente potrebbe evitare, non condividere o rifiutare la proposta psicoeducativa. Il testo contiene al suo interno delle schede per i partecipanti che possono essere compilate durante la sessione oppure come assegnazione pratica.
Il programma psicoeducativo affronta l’auto-osservazione, la cura di sé, le difese, i confini e le relazioni interpersonali, l’identità e la differenziazione, le emozioni e la regolazione emotiva, le tecniche di coping e di mantenimento dei miglioramenti.