Orari: Lunedì - Venerdì 8:30 - 13:30 | pomeriggio solo su appuntamento

Tipologia di Servizi Offerti

L’ambiente della riabilitazione: strutture, rete, contesto

L’ambiente della riabilitazione e costituito da Strutture collegate in rete e caratterizzate in termini di contesto.

Presuppone la collocazione delle Strutture riabilitative nell’ambito del Dipartimento di Salute Mentale che garantisce la presa in carico longitudinale, cioè in regime di continuità terapeutica, degli utenti del territorio di competenza, assicurando l’integrazione degli interventi e dei servizi, nella fase terapeutico-riabilitativa.

La riabilitazione si avvale di Strutture residenziali e diurne e inoltre di ambienti esterni ai servizi stessi in quanto facenti parte del contesto sociale allargato.

Più ricca è la rete, più potenzialità e occasioni riabilitative sono presenti.

  • Centro di Salute Mentale (C.S.M.): è il punto di coordinamento delle attività territoriali e sede organizzativa dell’équipe degli operatori. Di norma un utente, anche se con patologia severa purché con discreto supporto familiare, può e deve usufruire di una rete di occasioni riabilitative nel territorio, senza dover entrare nel circuito residenziale
  • Centro Diurno (C.D.): offre un programma diurno terapeutico-riabilitativo per sviluppare risorse e competenze dell’utente sotto il profilo personale e relazionale. Può contare sulla collaborazione di strutture come il SIL (Servizio inserimento lavorativo dell’ULSS), le Cooperative Sociali, iniziative di volontariato e di auto-aiuto (Self-Help) di recente formazione per il reinserimento sociale e lavorativo
  • Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta (C.T.R.P.): accoglie in genere utenti con le seguenti caratteristiche: patologia e disabilità severe, quindi con bisogni assistenziali intensi per ridotta autonomia e spiccata dipendenza; con supporto familiare assente, precario, altamente conflittuale o inibitorio. E’ indispensabile che tale struttura rimanga strettamente connessa con la rete del servizio poiché la permanenza in essa rappresenta solo una fase della cura e del percorso personale dell’utente. Altri collegamenti importanti sono con: famiglia, medico di base, quartiere, circoscrizione, cooperative sociali, self-help. Quanto alla durata dell’inserimento sono identificabili due tipi di utenti: 1) quelli con patologia severa, in genere psicotica, ma con discrete doti di autonomia; 2) quelli con patologia severa, come i precedenti, ma con ridotte aree di autonomia (che ovviamente richiedono una permanenza più protratta). Il lavoro terapeutico-riabilitativo segue due direttive: quella del lavoro sul mondo interno, per sviluppare l’attribuzione di senso e la comprensione, da parte del soggetto, di quanto succede; quella del lavoro sulle abilità, le competenze e le risorse del soggetto, nella quotidianità della vita comunitaria. Strumenti: lavoro nell’équipe e sull’équipe degli operatori, lavoro sulla relazione del gruppo di utenti, con i familiari e altre persone significative per l’utente, attività della vita quotidiana della comunità, attività sociali, integrazione con gli altri spazi terapeutico-riabilitativi del servizio.

In base alle caratteristiche dei pazienti e alle conseguenti intensità assistenziali necessarie si distinguono due moduli:

  1. Modulo ad alta intensità assistenziale
  2. Modulo ad intensità assistenziale intermedia
  • Comunità Alloggio (C.A.): accoglie utenti con discreti spazi di autonomia personale, di base o acquisita precedentemente in CTRP, che possono beneficiare della vita in un gruppo con parziale supervisione degli operatori, e sono inseriti in un percorso di integrazione sociale e/o lavorativa.

In base alle caratteristiche dei pazienti e alle conseguenti intensità assistenziali necessarie si distinguono due moduli:

  1. Modulo estensivo (24 ore di assistenza)
  2. Modulo di base (12 ore di assistenza)
  • Gruppo Appartamento Protetto (G.A.P.): accoglie persone con problematiche psichiatriche in situazioni di disagio sociale ed abitativo all’interno di un appartamento.

Mira alla prevenzione dell’istituzionalizzazione sostenendo la gestione autonoma della vita quotidiana e della cura della persona, attraverso la vita comunitaria, il supporto lavorativo e l’integrazione della Comunità locale

L’utenza è costituita da persone adulte con problematiche psichiatriche, che di norma abbiano già compiuto un percorso terapeutico riabilitativo in Strutture residenziali a più elevato livello di protezione, che abbiamo raggiunto un buon livello di autosufficienza e siano in grado di condurre attività occupazionali e/o lavorative.

  • Gruppo Appartamento Malati Psichiatrici (G.A.M.P.): accoglie persone con problematiche psichiatriche con buona autonomia e competenze sociali, in situazioni di disagio familiare e/o abitativo, all’interno di un appartamento senza personale dedicato.
  • Servizio di Assistenza Territoriale (domiciliare psichiatrica): si tratta di un servizio di assistenza e riabilitazione multidimensionale integrata svolto di norma da Operatori Socio Sanitari a domicilio o nell’ambiente quotidiano di vita delle persone utenti indicate dai Servizi di competenza.

 Strutture e/o Servizi inseriti nei Piani di Zona

Famiglia

Le modalità e l’entità del coinvolgimento dei familiari al progetto terapeutico-riabilitativo sono in relazione ai diversi:

  • orientamenti concettuali e strategici (sociale, psicoeducativo, psicoanalitico, sistemico, cognitivo, etc.);
  • contesti in cui si attua il progetto terapeutico-riabilitativo (domicilio del paziente, centro di salute mentale, centro diurno, comunità residenziale, etc.)
  • tipologie dell’utenza (diagnosi clinica, disabilità, etc.)
  • le strategie di intervento con la famiglia possono consistere nella:
  • presa in carico della singola famiglia, sul modello psicoanalitico, sistemico, psicoeducazionale, etc.;
  • presa in carico del gruppo dei familiari: metodologia e setting, scopi ed obiettivi (dalle finalità informative ed educative, al sostegno, alla condivisione di problemi e vissuti, alla reciproca solidarietà, etc.) vanno esplicitati in relazione al modello adottato.

Per contesto si intendono i valori, le caratteristiche culturali per esempio degli operatori, le infrastrutture e lo sfondo in cui il servizio terapeutico-riabilitativo è inserito.