Si può approfittare di questo comunicato SIP (Società Italiana di Psichiatria) per riflettere su alcuni cambiamenti degli scenari e delle relative necessità che hanno avuto luogo in Italia (e nel mondo) in questi ultimi anni. Emerge, richiesto a gran voce da più parti, il bisogno di rimodellare i percorsi di presa in carico, cura, riabilitazione e prevenzione che i vari attori in gioco propongono. Non possono più essere gli stessi di quando la legge 180 è stata varata, ma nemmeno simili a quelli offerti all’inizio di questo secolo. La società, il lavoro, le problematiche, i sistemi di comunicazione: tutto è radicalmente mutato e lo sono di conseguenza anche le richieste di tutela della salute mentale delle persone.
Nell’articolo vengono sottolineati (dalla Dott.ssa Emi Bondi, presidente dello SPI) in particolare i seguenti punti:
- diversa tipologia di utenza (“Solo il 20-25% presenta disturbi psicotici e bipolari, o depressivi e d’ansia, mentre sono fortemente aumentati i disturbi di personalità, da uso di stupefacenti, per arrivare ai bisogni emergenti relativi ai disturbi del neurosviluppo (ADHD e autismo”);
- più attenzione alla prevenzione, in ogni grado e con obiettivi differenziati;
- “rivedere e potenziare gli strumenti di welfare, soprattutto a favore delle fasce più deboli della popolazione, nonché il sostegno alle famiglie”
- affiancamento ai tradizionali modelli di cura e di assistenza di strutture e dispositivi di intervento mirati ed estremamente specializzati;
- adeguamento dei fondi stanziati: da meno del 3% attuale al 8%;
- “L’enorme aumento degli invii ai Servizi Psichiatrici degli autori di reato sta spostando i problemi irrisolti delle carceri alle strutture che hanno sostituito gli OPG, le cosiddette REMS, ed alle altre strutture del Dipartimento di Salute Mentale …”: servono strumenti anche normativi al passo con queste esigenze.
Serve:
[…] un nuovo Progetto Obiettivo sulla Salute Mentale Nazionale che tracci le nuove linee di indirizzo dei Servizi di Salute Mentale in un’ottica d’integrazione dei saperi e delle azioni […]
