Sull’onda del dibattito apertosi con la lettera firmata dai 91 direttori di DSM, registriamo un nuovo contributo, sempre su quotidianosanita.it, a firma Andrea Angelozzi, psichiatra. Anch’esso, come l’intervento di Cavicchi, è piuttosto critico con l’iniziativa, talvolta sarcastico (ad esempio indica l’appello “indirizzato, come le domande di grazia, al Presidente della Repubblica”).
Fondamentalmente, similmente all’intervento di Cavicchi, ritiene che sarebbe più utile soffermarsi su una riflessione globale della gestione delle risorse per la salute mentale che produrre un appello incentrato unicamente sulla richiesta (peraltro legittima) di risorse economiche. Chiude l’intervento con due domande riassuntive:
[..] pensiamo davvero che questa dimenticanza di fatto della salute mentale si risolva semplicemente con un incremento di risorse, che per giunta a questo punto è chiaro che non arriverà mai?
Non sarebbe il caso di domandarsi se c’è qualcosa alla base di questo modello che ha permesso a governanti e cittadini di scordarsi di questa realtà, togliendo a questi pazienti ed a chi se ne occupa qualunque potere contrattuale?
Per chi volesse rileggersi tutti gli interventi fino ad ora pubblicati, riportiamo i link delle lettere:
- https://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1673439399.pdf
- https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110204
- https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=110547
- https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=110250
- https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110206