Al termine del 24esimo Congresso nazionale, Claudio Mencacci e Matteo Balestrieri, co-presidenti della Sinpf (Società Italiana di Neuropsicofarmacologia), chiedono l’istituzione un’Agenzia nazionale per la salute mentale, al fine di attuare una serie di iniziative volte ad arginare alcune delle gravi problematiche che stanno esplodendo in maniera preponderante.
“I servizi di psichiatria in Italia sono in grandissima difficoltà da molti anni, nonostante le nostre denunce e richieste di ascolto”, afferma Balestrieri, ordinario di Psichiatria all’Università di Udine. Sono “in calo i dipartimenti (da 183 a 141) – spiega – e i posti letto (-400, quindi il 10%)” ed è “in fuga il personale (tra 2 anni mancheranno mille psichiatri e circa 10mila tra infermieri e altro personale). Sul territorio, infatti, ne manca circa il 30%. Senza parlare delle risorse, ormai da Paesi ‘a basso reddito’, che restano ampiamente sotto la media europea (2,9% del Fondo sanitario invece del 10% indicato in sede comunitaria)”. Secondo i vertici Sinpf, “nessuna area medica in Italia è oggi in queste condizioni”.
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C’è un bisogno estremo di coordinare le risorse di indirizzarle in maniera adeguata secondo criteri di evidenza scientifica, di avere omogenei in tutte le regioni i protocolli diagnostico-terapeutici e di infondere il concetto di prevenzione in tutta la popolazione”.